
In particolare, il provvedimento determina la dotazione organica residua del Ministero e ridefinisce l’assetto delle strutture di livello dirigenziale generale e le relative funzioni e attribuzioni. Per quanto riguarda l’Amministrazione centrale, si sopprimono due direzioni generali (quelle “per le politiche attive, i servizi per il lavoro e la formazione” e “per l’attività ispettiva”) e dieci posti di funzione dirigenziale non generale, che si riducono quindi da sessanta a cinquanta, rendendo la struttura amministrativa più snella ed efficiente. Inoltre, l’Amministrazione periferica (Direzioni interregionali del lavoro e Direzioni territoriali del lavoro) confluisce interamente nell’Ispettorato.
Vengono infine chiariti i compiti e la portata della collocazione funzionale della figura del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, quale struttura inserita all’interno del Segretariato generale.
Fonte: Gazzetta Ufficiale
Source: Dottrina del Lavoro
