approfondimento di Maria Rosa Gheido e Alfredo Casotti – Consulenti del lavoro
Estratto dal n. 45/2016 di Diritto & Pratica del Lavoro (Settimanale IPSOA)
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“Nel 2015 sono stati venduti 115 milioni di voucher: ancora nel 2010 erano meno di 10 milioni.
Una volta riscossi daranno luogo a circa 860 milioni di compensi ai lavoratori (pari a circa 45.000 stipendi netti anni/uomo) e a circa 150 milioni di contributi a fini previdenziali. Il numero di voucher riscossi da lavoratori che hanno prestato attività di lavoro accessorio concluso nel 2015 è pari a quasi 88 milioni. Occorre aver chiaro che questo importo non rappresenta il riscosso dei voucher venduti nel 2015: infatti quest’ultimi sono utilizzati per attività svolte in parte nello stesso anno, in parte successivamente. Simmetricamente, l’importo degli 88 milioni di voucher riscossi per attività concluse nel 2015 è relativo a voucher venduti in parte nello stesso anno in parte in precedenza. I committenti dei prestatori di lavoro accessorio che hanno svolto attività nel 2015 risultano 473.000; i prestatori coinvolti risultano 1,380 ml. e le posizioni lavorative 1,730 ml. (ciò dipende dal fatto che un lavoratore può aver prestato lavoro occasionale per più di un committente). Qualsiasi variabile si consideri – prestatori di lavoro occasionale, committenti, voucher venduti, voucher riscossi, posizioni di lavoro – la crescita risulta continua in tutti gli anni e particolarmente intensa, in termini assoluti, nel periodo più recente”…..continua la lettura“
Source: Dottrina del Lavoro
