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Inail – Ebiten: prorogato protocollo per prevenire gli infortuni sul lavoro


Inail Dr Liguria, Confsal, Ebiten e Sistema Impresa hanno prorogato il Protocollo d’intesa  finalizzato alla realizzazione di un programma di azioni e interventi diretti a rafforzare il sistema regionale della prevenzione, con particolare riguardo alla promozione della cultura della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro.

Il protocollo è prorogato sino al termine del progetto, ovvero al 31 dicembre 2024.

Il Comunicato Stampa

Liguria: prevenire gli infortuni sul lavoro. Prosegue il progetto Ebiten – Inail

 

Genova, 30 gen – Prosegue la collaborazione tra Ebiten Liguria ed Inail Liguria grazie all’accordo sottoscritto nel capoluogo di regione dal Presidente dell’Ente bilaterale, Domenico Daniele Geria e dal Direttore regionale dell’Istituto assicurativo, Angela Razzino.

Obiettivo: promuovere la cultura della salute e sicurezza nel comparto del terziario grazie al coinvolgimento dei Rappresentati dei lavoratori per la sicurezza (RLS) e dei Rappresentanti dei lavoratori di sito territoriali (RLST), figure centrali del sistema regionale della prevenzione con il compito di rappresentare il personale in relazione, proprio, ai temi di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

“Per una consapevolezza condivisa tra lavoratori e aziende” – questo il titolo del progetto – si avvale dei risultati, in termini di analisi dei fabbisogni e di criticità riscontrate, delle schede e dei questionari compilati dai datori di lavoro e dai dipendenti delle aziende partecipanti, selezionate nel comparto produttivo del terziario ligure.

Una progettualità, questo il senso dell’iniziativa, che fonda sul dialogo e sul gioco di squadra il proprio valore aggiunto e che ha riscontrato, finora, il numero maggiore di adesioni tra le micro e piccole imprese della provincia di Genova, della Spezia e, a seguire, di Savona e Imperia. Le attività in via di realizzazione proseguiranno per un biennio e, attraverso la sperimentazione di buone pratiche, consentiranno di incidere positivamente sui comportamenti consolidati in modo da ridurre sensibilmente il numero degli infortuni nei luoghi di lavoro, fotografia di un Paese che, in materia, deve e può far molto con la collaborazione di tutti.

I servizi di alloggio e ristorazione –  settore centrale in un paese a vocazione turistica come l’Italia con 1,5 milioni di occupati (dati Istat di contabilità nazionale) pari a circa il 6% del totale economia – sono stati, infatti, messi a dura prova dalla pandemia e ora, anche, dal caro energia e dalla lamentata carenza di personale. Gli infortuni denunciati sono passati, nell’ultimo quinquennio, dai circa 30 mila l’anno nel triennio 2017-2019 ai 19,5 mila del 2020 per risalire poi a 21 mila nel 2021, restando comunque ben al di sotto dei dati ante pandemia. Il settore della ristorazione prevale, con quasi 8 denunce su 10 (16.459 su 21.127 nel 2021), per numerosità di infortuni, in coerenza con la composizione degli occupati. Le professionalità più coinvolte per numero di infortuni, anche nella componente alberghiera oltre che nella ristorazione, sono cuochi e camerieri, seguiti dal personale addetto ai servizi di pulizia. Tra gli infortunati è leggermente superiore la quota maschile (52% delle denunce nel quinquennio) e la fascia d’età più colpita è quella dei giovani fino a 34 anni (46%, come da fonte dati Inail dello scorso Ottobre).

L’attuazione e le finalità di questo percorso a cui teniamo molto e che sta coinvolgendo pienamente RLS e RLST, valorizza l’impianto normativo a tutela della lavoratrice e lavoratore che, a partire dall’art. 32 della costituzione e dal Testo Unico 81/2008, assegna alle istituzioni, in collaborazione con le parti sociali, il compito di tutelare la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. In vista dei “focus group”, prossimo step del percorso tracciato dall’ente bilaterale di concerto con l’inail, sono state raccolte le informazioni sugli infortuni accaduti durante lo svolgimento dell’attività lavorativa e sui problemi di salute correlati, con informazioni, anche, sulla percezione dell’esposizione ai fattori di rischio per la salute fisica o psicologica.

“Molto rilevante per Ebiten Liguria – ha affermato il presidente Domenico Daniele Geria – è il consolidamento della cultura della sicurezza con il trasferimento di ciò che si è appreso e che ogni giorno può essere praticato. Una conoscenza che indirizza a comportamenti ‘sicuri’ a vantaggio di tutti gli attori d’impresa, capaci di riconoscere il ‘pericolo’ e saper individuare la ‘fonte di rischio’ e dunque saper adottare una corretta condotta preventiva. Al progetto stiamo privilegiando, insieme ad Angela Razzino della Direzione regionale Inail Liguria – ha continuato il Presidente Geria -, la presenza di distretti produttivi e patti territoriali; quelle aree economiche a maggior vocazione imprenditoriale che vedono distinguere prima di tutto imprese operanti nel turismo e negli esercizi pubblici: alberghi, ristoranti, bar e stabilimenti balneari”.

L’obiettivo di ‘Per una consapevolezza condivisa tra lavoratori e aziende’, oggi, è quello di evitare o comunque ridurre al minimo l’esposizione dei dipendenti a rischi legati alla loro attività … per evitare infortuni, incidenti o malattia professionali. Anche per questo Alisa – Sistema sanitario regione Liguria, è parte dei soggetti coinvolti”, conclude Domenico Daniele Geria.

Fonte: Ufficio stampa CONFSAL Liguria


Source: Dottrina del Lavoro

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